MacBook Pro M1 benchmark, il retroscena.

Quando Apple ha annunciato nelle scorse settimane i primi computer dotati di chip M1, in molti (inclusi noi) erano scettici riguardo le possibili prestazioni in un computer, di un chip utilizzato fino ad oggi nel mondo mobile.

I primi test che abbiamo eseguito con un MacBook Pro M1 in nostro possesso suggeriscono però che Apple ce l’abbia fatta anche questa volta.

Immediatamente dopo l’annuncio ufficiale, incuriositi dalle dichiarazioni di Apple, abbiamo deciso di acquistare il MacBook Pro M1.

Il modello scelto è quello di base, ovvero con 256 GB di SSD e 8 GB di memoria RAM. L’obiettivo era di metterlo alla prova con una serie di benchmark “sintetici” e con dei test orientati al mondo della fotografia.

Gli stessi test effettuati sul Il MacBook Pro M1, sono stati eseguiti anche su altre due macchine in modo da compararne le prestazioni.

A distanza di alcuni giorni e a fronte dei numerosi test eseguiti, dobbiamo ammettere di esserci ricreduti sulle perplessità che avevamo avuto al momento della presentazione.

Sommario

La macchina in prova

Il MacBook Pro M1 che abbiamo provato è il modello base venduto da Apple, caratterizzato da un SSD da 256GB e 8GB di memoria RAM acquistabile sul sito apple.com/it a € 1.479,00.

Le configurazioni disponibili sul sito Apple in realtà non permettono di avere chissà quali personalizzazioni.

Le uniche caratteristiche da poter configurare sono infatti la RAM disponibile nei tagli da 8 e 16 GB, e l’SSD disponibile nei tagli da 256 GB, 512 GB, 1 TB e 2 TB.

Abbiamo deciso di recensire il modello con “soli” 8 GB di RAM in modo tale da testare quello che sarebbe stato il “worst case scenario”.

In base ai risultati di questi test, avremmo potuto consigliarvi se investire nell’acquisto di un maggiore quantitativo di RAM oppure su un SSD più capiente.

Il computer in questione è caratterizzato da una CPU a 8 core e una GPU integrata anch’essa ad 8 core, il tutto racchiuso all’interno di un chip interamente progettato da Apple.

MacBook Pro da 13″ con processore M1

MacBook Pro M1 benchmark: i test che abbiamo scelto

Per la prima parte dei nostri test, abbiamo deciso di affidarci ad una serie di test (o benchmark) disponibili su internet per testare le prestazioni della CPU (single core e multi core), le prestazioni della GPU (scheda grafica) e le velocità di lettura e scrittura sul disco. A questo proposito i test selezionati sono:

  • Geekbench 5: benchmark per calcolare la potenza del processore in single core o in multicore durante carichi di lavoro che simulano l’utilizzo del computer nel mondo reale
  • Cinebench: benchmark che permette di verificare se una macchina funziona in maniera stabile mentre viene applicato un elevato carico di lavoro sulla CPU. Questo test permette anche di capire se il raffreddamento di una macchina è sufficiente per garantire elaborazioni di lunga durata e se una macchina è in grado di gestire attività impegnative di rendering 3D
  • AJA System Test: test della velocità del disco. Questo test fornisce informazioni sulle prestazioni di lettura / scrittura e quindi sulla velocità complessiva del sistema
  • Heaven: test basato sul motore grafico di gioco Unigine Engine. Il benchmark è stato sviluppato e con lo scopo di eseguire la valutazione delle prestazioni di GPU (schede grafiche) per PC e per verificarne la stabilità a seguito di procedure di overclocking 

Le macchine utilizzate come paragone

Per i nostri confronti con il MacBook Pro M1 abbiamo scelto un MacBook Pro 15″ (2017) e un PC Desktop in modo da avere un ampio range di prestazioni disponibili.

Caratteristiche tecniche MacBook Pro 15″ (2017)

Il Macbook pro da 15″ usato per il nostro confronto è una macchina di fascia alta che nel 2017 aveva un prezzo di listino di circa 3200€. Il computer in questione ha le seguenti specifiche tecniche:

  • Processore Intel i7 – Quad Core da 2.9 GHz
  • Scheda grafica integrata Intel HD Graphics 630 con 1,5 GB di memoria
  • Scheda grafica dedicata Radeon Pro 560 con 4 GB di memoria
  • 16 GB di RAM
  • Memoria allo stato solido (SSD) da 512 GB
  • Sistema Operativo macOS Big Sur (ultimo aggiornamento disponibile)

Caratteristiche tecniche PC Desktop

Il PC utilizzato nella nostra comparazione è un computer ad alte prestazioni assemblato da noi e con un costo totale delle varie componenti di circa 1500€ (escludendo schermo e accessori come tastiera ecc). Le caratteristiche tecniche sono le seguenti:

  • Processore AMD Ryzen 5 3600 (6 Core/12 Thread)
  • Scheda grafica Gigabyte GeForce RTX 2070 Super
  • 32 GB di memoria RAM
  • Memoria allo stato solido Samsung 970 EVO 500 GB PCIe NVMe

Per funzionare correttamente il computer in questione ha bisogno di un alimentatore capace di erogare almeno 400 W, un dato da tenere a mente quando ne confronteremo le prestazioni con i due portatili di casa Apple con un consumo dichiarato nettamente inferiore.

MacBook Pro M1 benchmark #1: Geekbench

Il risultato del primo benchmark che abbiamo eseguito ci ha lasciato letteralmente a bocca aperta. Contrariamente alle nostre aspettative in cui il PC sarebbe stato la macchina più performante, il MacBook Pro M1 è stato il computer più veloce ottenendo i migliori punteggi sia nel test dei singoli core che nel test delle performance multi-core con 1703 e 7417 punti rispettivamente.

Tramite questi punteggi il MacBook Pro M1 si posiziona in prima posizione come il migliore del lotto in questo specifico benchmark.

Geekbench, a punteggi più alti corrispondono prestazioni migliori

MacBook Pro M1 benchmark #2: Cinebench

Anche Cinebench, il secondo benchmark effettuato, ci ha sorpreso evidenziando ancora una volta come il MacBook con processore M1 sia una macchina ad alte prestazioni anche durante attività di rendering di lunga durata che possono mettere fortemente sotto stress il sistema di raffreddamento del sistema.

Se infatti il raffreddamento non risulta essere sufficiente, i chipset diminuiscono le proprie prestazioni al raggiungimento di una determinata temperatura di lavoro in modo da evitare problemi legati alle alte temperature.

Alte prestazioni in Cinebench indicano di conseguenza che la macchina riesce a mantenere la propria CPU ad un elevato carico di lavoro per diverso tempo senza necessità di limitarne le prestazioni a causa di un sistema di raffreddamento inadeguato.

Il MacBook Pro M1 si posiziona primo nel test single core e secondo nel test multi-core alle spalle del PC equipaggiato con una CPU AMD Ryzen 5 a 6 core.

Questo risultato lascia immaginare che il MacBook si possa comportare egregiamente in attività legate al mondo della fotografia e del videomaking come l’esportazione di numerose immagini in Lightroom oppure il rendering e l’esportazione di filmati con programmi di editing video come Final Cut Pro o Adobe Premiere.

Cinebench, a punteggi più alti corrispondono prestazioni migliori

Da notare inoltre che, durante questo test, il MacBook Pro con Intel i7 abbia raggiunto temperature molto elevate con conseguente attivazione della ventola.

Al contrario il MacBook Pro M1 ha mantenuto per tutto il test delle temperature sufficientemente basse da non richiedere l’attivazione del sistema di riscaldamento attivo.

Anche al tatto, il MacBook Pro M1 ha mantenuto una temperatura di esercizio molto bassa al contraro del MacBook pro equipaggiato con processore intel.

MacBook Pro M1 benchmark #3: AJA System test

Abbiamo deciso di utilizzare questo benchmark per misurare le velocità di lettura e scrittura da e sul disco.

Questo tipo di prestazioni risultano essere molto utili sia in ambito fotografico che in ambito video quando bisogna spostare grandi quantità di file. Esempi di questo tipo di scenario possono essere le centinaia di foto scattate da un fotografo durante un matrimonio oppure dei video ad alta risoluzione.

In questi casi, poter copiare velocemente i file sul disco del nostro computer, oppure leggerli velocemente tramite i vari programmi di editing permette di migliorare radicalmente l’esperienza d’uso del sistema.

Il MacBook Pro M1 si è dimostrato di gran lunga il più veloce sia in lettura che in scrittura e questo risultato è stato confermato nell’uso pratico dalla velocità con cui siamo stati in grado di effettuare importazioni di grandi quantità di file in tempi brevissimi.

Aja System test, sono indicate le velocità di scrittura e lettura in MegaByte al secondo. Valori più alti corrispondono a prestazioni migliori

MacBook Pro M1 benchmark #4: Heaven GPU

Nell’ultimo della nostra serie di benchmark abbiamo voluto valutare le prestazioni della scheda grafica integrata nel chip M1 del nuovo MacBook.

A questo scopo il benchmark Heaven sfrutta un motore grafico utilizzato nelle produzioni di videogiochi per valutare le potenzialità di una scheda grafica.

I risultati sono mostrati come FPS (Frame Per Secondo) che sono un indice della velocità con cui la scheda grafica permette di renderizzare le immagini in 3 dimensioni che vengono mostrate a schermo.

Abbiamo eseguito il test usando le seguenti impostazioni:

  • Qualità: Ultra
  • Tassellazione: Extreme
  • Anti-Aliasing: x2
  • Risoluzione: 1920×1080

Almeno in questo test, le aspettative sono state mantenute (almeno in parte).Il vincitore si è rivelato infatti essere il PC con scheda grafica dedicata GeForce RTX 2070 Super.

Con nostra sorpresa, il MacBook M1 si è comunque comportato meglio del MacBook Pro del 2017 come dimostrato dalla media degli FPS mantenuti durante l’esecuzione del benchmark come si può apprezzare dai grafici in basso.

Questo ci ha sorpreso perché il MacBook Pro del 2017 è dotato di una scheda grafica dedicata da cui ci saremmo aspettati prestazioni superiori rispetto alla scheda grafica integrata del MacBook Pro M1.

Quest’ultima invece, a dispetto del fatto di essere integrata nel chipset M1 e avere un bassissimo consumo energetico, riesce ad avere una media di FPS nell’ Heaven benchmark del 54% più alta rispetto alla Radeon Pro 560.

Heaven benchmark, sono mostrati tre grafici che mostrano i valori di FPS minimi, massimi e medi raggiunti dalle tre macchine durante l’esecuzione di questo test. Valori più alti indicano prestazioni migliori

Se cercate un computer con alte prestazioni durante l’esecuzione di videogiochi, il MacBook Pro M1 non è ancora la macchina che fa per voi.

La presenza di una scheda dedicata come nel caso del PC utilizzato in questo test, permette il raggiungimento di prestazioni ineguagliabili dagli attuali chip Apple.

In termini di editing fotografico invece, Lightroom e Photoshop beneficiano molto più di buone prestazioni nella combinazione di CPU, RAM e Hard Disk che dalla presenza di una GPU dedicata.

Tuttavia, la situazione si inverte quando ci si sposta all’editing video dove una buona scheda grafica permette di migliorare sensibilmente le prestazioni del sistema soprattutto in fase di rendering.

Le migliori prestazioni del MacBook Pro M1 rispetto al MacBook Pro 2017 con scheda grafica dedicata, ci lasciano invece sorpresi e permettono di comprendere il potenziale futuro del nuovo chipset di Cupertino.

Le nostre (prime) conclusioni

I test che vi abbiamo mostrato mostrano chiaramente come Apple sia riuscita a creare un chip ad altissime prestazioni che sembra eseguire egregiamente molte delle operazioni tipiche per cui usiamo i nostri computer.

Ci ha sorpreso soprattutto come il MacBook Pro M1 abbia performato sistematicamente meglio del MacBook Pro con processore Intel i7 che solo 3 anni fa è costata all’incirca il doppio del prezzo pagato per il nuovo Mac.

A tutti gli scettici possiamo garantire personalmente come il MacBook Pro M1, oltre ad essere particolarmente performante nei benchmark, si è rivelato essere sempre molto veloce anche nelle varie operazioni che potremmo compiere giornalmente con i nostri computer da appassionati di fotografia.

A breve arriveranno tutti i test sul nuovo MacBook Pro M1 per valutare le prestazioni di questo computer in ambito prettamente fotografico:

  • Esportazione di 1500 files di Lightroom
  • Montaggio files su Photoshop
  • Trasferimento di grandi quantità di file
  • apertura e manipolazione di file .psb di grandi dimensioni.
  • Durata della batteria durante utilizzi intensi di app come LightRoom e Final Cut Pro

I risultati di queste prove saranno pubblicati nei prossimi giorni qui sul blog di WeShoot.

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