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Stefano Mensano

8 apr 2018

La magia dei colori del nord tra aurore, ghiacciai e cascate

PREMESSA: questa recensione è assolutamente autonoma e scritta da chi ha realmente partecipato al viaggio fotografico in parola. PREPARAZIONE PRE-VIAGGIO: oltre alle indicazioni descritte nella presentazione del viaggio, gli insegnanti hanno curato questa fase fornendo ulteriori dettagli in merito ai materiali da portare al seguito in termini di attrezzature fotografiche, abbigliamento ecc. ecc., suddividendoli tra necessari, utili e che avrebbero comunque fatto comodo (sia dal punto di vista fotografico e non). Per quanto riguarda i voli di andata e ritorno ci sono state consigliate tutte le migliori opzioni possibili e tutta la parte organizzativa è stata seguita dalla relativa agenzia. ITINERARIO: a mio avviso sono stati toccati tutti gli spot più interessanti, sia dal punto di vista fotografico o meno, che il sud poteva offrire, ovviamente si è dovuto tenere conto del tempo di permanenza e delle distanze da coprire (l’Islanda non è esattamente un’isola di piccole dimensioni) ma probabilmente, qualora avessi viaggiato in solitaria, avrei fatto tappa presso i medesimi siti. Oltre ad essere stato affrontato in maniera comunque elastica ed in considerazione della migliore condizione climatica possibile ed utile ai fini fotografici (“se il cielo sopra di noi è coperto l’aurora l’andiamo a fare altrove”), la scelta di chiudere il viaggio presso la Blue Lagoon di Reykjavík si è rivelata a mio avviso azzeccatissima. STRUTTURE: benché si sia trattato in tutti i casi di guest house, posso dire che il loro livello per me è risultato essere sempre decisamente elevato. PASTI: come specificato nella presentazione, dopo le abbondanti colazioni di tipo internazionale incluso nel trattamento della struttura, i pranzi sono stati quasi sempre “al sacco”. Questo, a mio avviso, è stato utile per permetterci di sfruttare al meglio il tempo da dedicare ai vari spot fotografici. La sera vi è stato quasi sempre modo per rallentare “il ritmo” e consumare il pasto presso le strutture ospitanti (ad eccezione dell’ottima “cena di chiusura” dell’ultimo giorno, consumata presso il ristorante Kaffi Duus di Keflavik). SPOSTAMENTI: come programmato, si sono svolti a bordo di veicoli 4x4 dotati di dotazioni invernali complete (rivelatesi utili in diverse occasioni) condotte sempre dagli insegnanti che si sono resi sempre disponibili, per esigenze varie anche dei partecipanti, a spostamenti “extra”. CLIMA/EVENTI ATMOSFERICI: il clima è risultato essere, come nelle aspettative, alquanto imprevedibile, tuttavia gli insegnanti lo hanno monitorato costantemente al fine di trovare, con beneficio per i partecipanti, le migliori condizioni possibili per poter scattare. Questo è stato preso in considerazione anche per l’aurora boreale le cui previsioni, è il caso di dirlo, sono state al centro delle attenzioni degli insegnanti i quali sono riusciti a portarci, quasi tutte le sere in cui era possibile vederla, presso gli spot più favorevoli (siamo riusciti a fotografarla addirittura presso più spot nella medesima sera). ROUTINE QUOTIDIANA: i ritmi, tra spostamenti vari ed “appuntamenti” con eventi atmosferici particolari ( vedasi aurora che non può venire fotografata certo di giorno) sono risultati essere abbastanza serrati, tuttavia, oltre a non avere mai percepito un senso di “fretta”, questo ha sicuramente contribuito a sfruttare al massimo il tempo a nostra disposizione. Inoltre è stato comunque lasciato modo, a chi ne ha avuto bisogno, di dedicare qualche ora in più al riposo o ad esigenze personali piuttosto che alle attività puramente fotografiche. ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO: premesso che mi reputo un “beginner”, a mio avviso gli insegnamenti ricevuti si sono rivelati assolutamente utili ed adeguati a tutte le situazioni che abbiamo incontrato: scattare con una fonte di acqua nebulizzata a pochi metri dall’obiettivo della macchina, di notte, con vento forte, con presenza di aurora boreale ecc. ecc. ha richiesto tutta una serie di accortezze che prima non conoscevo. Ad ogni spot ci sono state suggerite diverse composizioni della scena e diverse impostazioni, pur lasciando comunque ampio spazio “all’estro creativo” del singolo, e sistematicamente ci venivano forniti feedback su quanto potevamo migliorare. Ci è stato dato modo di provare anche diversa attrezzatura (obiettivi, filtri, teste ecc.) fornita direttamente dagli insegnanti i quali, oltre ai vari insegnamenti, ci hanno anche dedicato molto del loro tempo per scattarci delle foto e portare a casa, quindi, altri bellissimi ricordi. Per quanto riguarda l’attività “indoor” relativa alla post produzione ed altro, questa si è dovuta organizzare nel tempo residuo: personalmente penso che, date le capacità appunto da “novizio”, avrei avuto bisogno di più tempo, tuttavia mentre una sessione di Photoshop può tranquillamente essere rimandata un’aurora invece no. CONCLUSIONI. I pro che ho riscontrato, oltre a tutti quelli già elencati, sono indiscutibilmente l’atmosfera cordiale creata dagli insegnati che ha contribuito sia ad accentuare “La magia dei colori del nord” e sia a favorire l’insegnamento che, in un viaggio come questo, fa ed ha fatto la differenza. Se dovessi pensare a dei contro, oltre ad un particolare episodio che ha riguardato tuttalpiù la mia sfera personale e che quindi non può inficiare la valutazione finale, farei fatica a trovarne. Le difficoltà quotidiane che una terra affascinante quanto aspra come l’Islanda offre ( vento, freddo, lunghe distanze, condimeteo variabili, piedi spesso “a mollo” ecc. ecc. ecc.) non possono essere certo addebitabili all’ organizzazione del viaggio poiché sono intrinseche della meta. In tal caso si tratta solo di scelte: il viaggiatore incallito - quale mi ritengo - troverà queste difficoltà come un arricchimento della sua esperienza e quindi dei pro - sempre come ritengo - , il “turista generico medio” che punta alla vacanza relax potrebbe trovare difficoltà di adattamento e trovarli dei contro. Trattasi, quindi, di esperienza da fare e perché no da rifare!