Dopo aver visto insieme le 10 cose da seguire per realizzare incredibili foto di street photography, oggi sono qui a illustrarti le 10 cose da non fare assolutamente se vorrai veramente diventare uno street photographer e raccontare incredibili storie con le tue immagini.

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Sommario

10 Cose da non fare nella Street Photography

1) Portarsi dietro attrezzatura troppo pesante

Evitare, ove possibile, l’utilizzo di reflex o fotocamere più ingombranti e pesanti. La ragione non è solo per la comodità ed il peso, soprattutto quando si gira per molte ore, ma anche perché una reflex con una lente ingombrante ingenera la convinzione di essere dei fotografi “professionisti” che incutono timore nelle persone.

Una macchina grossa ed ingombrante creerà una barriera tra te ed i soggetti rendendoti non solo più visibili per strada ma creando tensione proprio laddove una compatta tenuta in una mano sembrerà più un gioco che renderà più rilassati e ben disposti i soggetti.

Analogamente evitate di usare lenti a focale troppo lunga.

2) Girovagare frettolosamente

Non essere frettoloso, non correre. Immagina di farti una lunga e lenta passeggiata per osservare con attenzione l’ambiente che ti circonda, soprattutto se avrai avuto cura di poterlo scegliere bene prima in base alla gente che vi transita, alle situazioni che si creano, alla luce, ecc. Se necessario fermati in alcuni punti e continua ad osservare con calma.

Fare street photography non significa solamente camminare per strada senza mai fermarsi.

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3) Scattare senza identificare un tema

Capita spesso di vedere molte foto scattate “in strada” e quindi, chiamate street photo. Niente di più sbagliato!

Meglio fare 3 foto in 3 ore che raccontino qualcosa piuttosto che una raffica di scatti fatti in giro senza un tema o un racconto. Abbiamo detto in questo articolo che il fotografo deve essere al centro della scena e quindi, deve raccontare necessariamente qualcosa nella sua foto.

Prenditi il tempo che serve e aiutati con gli elementi che trovi. In caso è un lunedì mattina in una grande città, potrai focalizzarti sulle persone che vanno frettolosamente al lavoro; se c’è vento potrai focalizzarti su abiti, cappelli o qualsiasi cosa svolazzi; se piove potrai usare anche le pozzanghere o gli ombrelli ad esempio, come tema; ultimamente molte persone sono spesso prese dai loro smartphone, completamente perse nel loro mondo: può essere un’idea!

Allarga il tuo punto di vista, i temi sono infiniti! Prendi spunto dagli street photographer più grandi.

4) Scappare quando un soggetto si accorge di te

Soprattutto qui in Italia, dove il fotografo non viene visto come un’artista ma come un ficcanaso-paparazzo-impiccione-“nemico”, non c’è cosa peggiore che rubare uno scatto, essere scoperti e poi fuggire come se si avesse fatto un assalto alla diligenza!

Fermati, sorridi, racconta perché stai scattando (un progetto, un corso, una scuola, un esercizio, un concorso, ecc.), e che temi cerchi, renditi disponibile a mostrare lo scatto che hai fatto.

Con l’atteggiamento giusto nessuno ti tratterà male di principio e, anzi, avrai rotto il ghiaccio con la persona riuscendo pure a farle un ritratto in posa, con tutta la calma che serve.

Ovvio che ci siano le eccezioni quindi, in caso abbia avuto la “fortuna” di trovare persone svegliatesi con la luna storta, scusati e se ti chiedono di cancellare la foto (anche se non possono chiedervelo per legge) cerca di accontentarli.

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5) Considerare migliori solo certi tipi di luce e di condizioni meteo

Il bello della street photography è che si può praticare in qualsiasi condizione ed in qualsiasi luce, quindi è un errore uscire di casa pensando di trovarsi in condizione meteo e luce “adatti” al contesto.

Ogni situazione può essere adatta: quando inizia a tirare vento cominciano a volare e sventagliare indumenti e oggetti, se la luce è molto bassa si creano ombre lunghe, se ti trovi in luce dura (piena luce solare diurna) in un centro urbano, si creano interessanti zone di luce e di ombra.

Mentre se piove, non ripararti: fotografare le persone sotto la pioggia mentre camminano, mentre si riparano, mentre non sanno come ripararsi, ecc. è una fortuna e non un problema!

6) Focalizzarsi su un luogo

La street photography non è strettamente connessa al luogo ma è una combinazione di luoghi, persone e contesti che si fondono insieme.

Non focalizzarti su un solo luogo, spesso anche la stradina di casa tua può offrire situazioni straordinarie da raccontare. Ecco perché un appassionato street photographer esce sempre con la sua compatta o con lo smartphone pronto a scattare.

Ogni luogo può essere quello giusto, dipende da tanti fattori. Ecco perché è meglio concentrarsi su esse piuttosto che sul posto.

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7) Muoversi in gruppo

Al di là del fatto che, almeno io nel mio piccolo, ritengo la street photography un momento estremamente intimo e personale (e la storia di questa disciplina lo conferma), uscire in gruppi numerosi e rimanere tutti insieme, non è il modo più giusto per scattare in giro.

Si rischia di sovrapporsi quando si nota un soggetto diventando un branco di squali che circonda una preda e, quindi, amplificando ancora di più la convinzione che il fotografo sia un paparazzo impiccione piuttosto che un artista appassionato.

Oltretutto si rischia di fare tutti la stessa foto! Se proprio vuoi uscire in gruppo, siate in pochi e dividetevi quando arrivate in una zona, dandovi un appuntamento per ritrovarvi dopo un tempo prestabilito.

8) Scoraggiarsi quando c’è un rifiuto o un’interazione negativa

Ogni giornata può essere buona per scattare in strada così come può essere la peggiore. Dipende da tanti fattori come da una buona dose di fortuna.

Se non trovi una situazione che ti piace, non scoraggiarti e cambia zona. Analogamente non prendertela male se hai incontrato persone poco disponibili o che reagiscano male quando scoperte ad essere fotografate.

Non possiamo piacere a tutti e non tutti possono comprendere quello che stiamo facendo.

Un esempio è quello di un tipico playboy: molti pensano che i grandi donnaioli conquistino incodizionatamente tantissime donne con il loro fascino. Pochi sanno in realtà che per ogni donna conquistata esistono chissà quanti rifiuti (che noi non vediamo).

La vera differenza è che non si fermano al primo rifiuto e continuano a fregarsene evitando di negarsi possibilità solo per paura di essere rifiutati. Ci saranno giornate storte e giornate fantastiche, basta solo non fermarsi e riprovare!

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9) Scattare solo in auto-focus

Anche la fotocamera più veloce e precisa non avrà mai l’autofocus perfetto per alcuni tipi di esigenze da gestire.

In situazioni di estrema rapidità di scatto, occorre non solo che la fotocamera sia pronta ma anche che sia nelle nostre mani senza che noi guardiamo nell’oculare.

In questo caso possiamo fare lo scatto del secolo e sbagliare la messa a fuoco!

Se c’è molta luce, alza gli ISO senza paura, chiudi il diaframma e lavora in fuoco zonale, ossia creando una zona di iperfocale dove puoi essere sicuro che, dopo una certa distanza, tutto sarà a fuoco. Questo ti consentirà di scattare con una rapidità incredibile senza doverti porre il problema della messa a fuoco.

Se lavori di notte e non puoi chiudere troppo il diaframma (per aumentare la profondità di campo della messa a fuoco) non hai scelta che usare l’autofocus, quindi ti tarersi per fare solo determinati scatti.

10) Non riconoscere elementi di disturbo

Spesso capita di trovare il soggetto giusto, nel momento giusto, scattare la foto e poi rendersi conto che è piena di elementi di disturbo che distolgono l’attenzione dal soggetto.

Cerca sempre di riconoscere gli elementi di disturbo che possano circondare un soggetto o, peggio, sovrapporsi ad esso. Spesso possono semplicemente essere evitati in anticipo qualora siano oggetti fissi come cartelli, pali, lampioni, porte, ecc.

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