Come utilizzare il filtro polarizzatore e quando evitarlo?

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Avete mai sentito parlare di filtro polarizzatore o di filtro polarizzatore circolare? Forse per la prima ci siamo ma per la seconda potreste già avere qualche dubbio. Diciamo che il polarizzatore è uno degli accessori fotografici che devono esserci nel kit del buon fotografo.

Ogni appassionato di fotografia, infatti, nella vita potrebbe trovarsi nelle condizioni di aver bisogno di un filtro di questo tipo scoprendo poi, dopo il primo utilizzo, di non poterne proprio più fare a meno. La curiosità è cresciuta? Scopriamo insieme l’importanza di avere un filtro polarizzatore, a cosa serve, come e quando si usa.

Siete pronti? Andiamo!

Sommario

A cosa serve un filtro polarizzatore? 

Definito anche filtro polarizzatore circolare (CPL), il filtro polarizzatore è una lente speciale che, in pochissime parole, può essere usata quando abbiamo bisogno di eliminare dei riflessi indesiderati da una scena fotografica. È uno strumento essenziale per i fotografi che desiderano controllare e manipolare la luce in base alle situazioni.

Un CPL è un tipo di filtro fotografico che serve a controllare e regolare la polarizzazione della luce che entra nell’obiettivo della fotocamera. Questo filtro è composto da uno strato di materiale che può bloccare o filtrare selettivamente la luce polarizzata in una direzione specifica.

In pratica, questa lente aggiuntiva, se messa a una certa angolazione rispetto a una fonte di luce, riduce il passaggio di onde riflesse dall’acqua o da altre superfici. I più comuni sono quelli di tipo circolare, per questo motivo noi fotografi spesso preferiamo non creare troppe distinzioni e usarli come unico termine. Nel complesso sono filtri  facili da montare su quasi tutti gli obiettivi e con una ghiera per regolarli rapidamente.

Anche se abbassa di uno stop i parametri di esposizione, se ben usato un filtro polarizzatore può dare effetti sorprendenti, di molto superiori al miglior risultato ottenibile con software di post produzione.

Alcune principali funzioni del filtro polarizzatore

Per rispondere in maniera più approfondita alla domanda del paragrafo, un filtro CPL non si limita solo a bloccare i riflessi luminosi ma ha tanti altri utilizzi e funzioni:

  1. Riduzione dei riflessi: Come abbiamo visto, il filtro CPL può eliminare o ridurre i riflessi indesiderati causati da superfici riflettenti come l’acqua o il vetro. Questo è particolarmente utile in fotografia paesaggistica o fotografie di architettura, in cui si desidera eliminare i riflessi distrattivi.
  2. Aumento del contrasto e della saturazione dei colori: Il filtro polarizzatore circolare può migliorare il contrasto tra cielo e nuvole, rendendo il blu del cielo più intenso e le nuvole più definite. Inoltre, può aumentare la saturazione dei colori in generale, rendendo le tonalità più vivide e luminose.
  3. Miglioramento della chiarezza e della nitidezza: Il polarizzatore circolare può ridurre la nebbia atmosferica o l’effetto di foschia, migliorando la chiarezza e la nitidezza complessiva dell’immagine.
  4. Controllo della luce polarizzata: Il CPL permette al fotografo di controllare la direzione della luce polarizzata che entra nell’obiettivo, consentendo di ottenere effetti creativi come la creazione di un cielo più scuro o la saturazione selettiva di determinati colori.

Come utilizzare al meglio un filtro polarizzatore circolare?

I filtri polarizzatori sono facili da usare. Una volta montati, filtrano la luce, permettendo il passaggio solo a quella proveniente da una certa angolazione. Se volete però approfondire il lato scientifico, vi suggeriamo una ricerca in rete, dove troverete ottimi contributi.

Per quanto riguarda il lato pratico, basta ruotare il filtro polarizzatore circolare affinché la luce con una certa lunghezza d’onda venga bloccata e non arrivi al sensore. Variabile fondamentale è l’inclinazione della lente rispetto alla fonte luminosa e il soggetto che si vuole fotografare: si usa la ghiera per regolare il filtro e ottenere così l’effetto desiderato.

Un filtro del genere viene spesso usato nella fotografia di paesaggio e, in alcuni casi e ambienti, non servirsene potrebbe rivelarsi una pessima decisione. Al contrario, invece, sebbene il CPL risulti molto utile per combattere i riflessi luminosi, è sempre bene ricordare che però non è la panacea per rimuoverli tutti. A tal proposito, esistono casi in cui va evitato ma procediamo per gradi.

Filtro CPL: quando usarlo?

Visto che come abbiamo visto l’utilizzo del filtro polarizzatore dipende dall’incidenza dei raggi luminosi nell’obiettivo, il consiglio è quello di usarlo quando ci si trova lateralmente rispetto alla fonte di luce. Se vi steste chiedendo quando usarlo, la risposta è molto semplice.

Ricollegandoci al paragrafo precedente, il filtro polarizzatore è un ottimo strumento da usare in giornate in cui c’è maggiore foschia per eliminare un eccesso di umidità che si riverberano nell’atmosfera, ma è utilissimo anche per scatti che vogliono ridurre o eliminare i riflessi dei vetri o gli specchi o degli specchi d’acqua. Un trucchetto è anche quello di utilizzarlo nei casi in cui voleste caricare un po’ le tonalità dei vostri scatti: il filtro CPL è in grado di aggiungere una tonalità di saturazione molto gradevole e una pulizia di toni altrimenti difficilmente ottenibile.

Quando è preferibile non utilizzare il polarizzatore?

Come anticipato, esistono casi in cui è meglio lasciare il filtro in borsa e optare per altri settaggi manuali (probabilmente). Vediamo insieme quali sono questi casi:

Quando la luce riflessa sprigiona dei colori

Se un soggetto riflette una luce di un particolare colore che ci piace, allora usare il polarizzatore significa cancellarla dalla foto.

Quando vogliamo un effetto super bagnato

Anche quando le luci alte non hanno tonalità suggestive o particolari, un’immagine può venire meglio dandole un deciso tocco di effetto bagnato che questo filtro non produce.

Quando la luce è molto scarsa o l’area da fotografare è completamente all’ombra

In questi casi la luce è così scarsa che si perde ogni possibilità di effetto bagnato.

Negli scatti notturni

Quando si scatta in notturna, è molto probabile che vogliate che entri quanta più luce possibile nel vostro obiettivo. Un filtro polarizzatore in questi casi riduce la quantità di luce e vi s costringe a tempi di esposizione più lunghi o a valori ISO più alti.

Quando volete riprendere i riflessi dell’acqua

A volte capita di volere la botte piena e la moglie ubriaca. Mettiamo il polarizzatore per lo scatto: i colori hanno una saturazione molto gradevole e i barbaglii sono quasi spariti ma rimpiangete che con essi mancano anche i riflessi dell’acqua.

La risposta migliore è fare due scatti “identici”, uno con e un altro senza filtro polarizzatore. Dopo fonderli con Photoshop o con un altro software non dovrebbe essere un’operazione molto complicata (vedi il tutorial).

Quando c’è un arcobaleno

Anche se non tutti sono d’accordo, dal punto di vista di un filtro polarizzatore un arcobaleno è luce riflessa e questo vuol dire che se avete il filtro montato sulla lente l’arcobaleno sparirà dalla vostra foto.

P.s. Ricordate, prima di acquistare il filtro polarizzatore, di controllore la misura del diametro dell’obbiettivo sul quale volete montare il filtro, non vorrete ritrovarvi di certo con un filtro di un’altra dimensione e quindi inutilizzabile.

Miglior filtro polarizzatore, quale comprare: Nikon o Canon?

Sia Nikon che Canon producono filtri polarizzatori di alta qualità per le loro rispettive linee di fotocamere. La scelta del miglior filtro polarizzatore dipende principalmente dalla marca e dal sistema di fotocamere che stai utilizzando.

Entrambe le marche offrono una vasta gamma di filtri polarizzatori con diverse dimensioni di filettatura per adattarsi ai vari obiettivi. È importante assicurarsi di selezionare il filtro con la dimensione corretta per il tuo obiettivo specifico.

Inoltre, valutare le esigenze personali è fondamentale. Se stai cercando un filtro polarizzatore con una qualità ottica eccezionale e un’elevata resistenza ai riflessi e agli abbagliamenti, sia Nikon che Canon offrono opzioni di fascia alta che possono soddisfare tali requisiti.

È anche consigliabile considerare le recensioni dei filtri polarizzatori specifici e confrontare le caratteristiche e le prestazioni offerte da entrambi marchi di fotografia. Potresti trovare informazioni utili sui siti web di fotografia, forum o recensioni online di fotografi esperti o appassionati.

In definitiva, la scelta tra un filtro polarizzatore Nikon o Canon dipenderà dalle tue preferenze personali, dal sistema di fotocamere che possiedi e dalle specifiche caratteristiche che stai cercando.

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