Quando si guarda il mondo attraverso la macchina fotografica dobbiamo considerare una serie di fattori che non si applicano a quando invece osserviamo ciò che ci circonda con i nostri occhi.

Innanzitutto, una fotografia è una rappresentazione bidimensionale della realtà che invece è un elemento tridimensionale.

Al contrario del mondo reale, le fotografie sono inoltre contraddistinte da un confine all’interno del quale dovrà ricadere ciò che vogliamo riprendere con la nostra inquadratura.

Osservando il mondo attraverso il mirino della fotocamera ci troveremo subito a dover scegliere cosa inserire all’interno dei limiti della fotografia e cosa invece lasciare fuori dalla nostra inquadratura.

La composizione corrisponde alla struttura della fotografia in quanto determina come gli elementi presenti nell’inquadratura sono disposti gli uni rispetto agli altri per creare l’immagine desiderata.

La composizione è quindi interamente ad appannaggio del fotografo che prima dello scatto sceglierà il soggetto della foto e come rappresentarlo in relazione agli elementi dello spazio che lo circondano.

La composizione è estremamente importante per la buona riuscita di uno scatto. Non importa quanto sia interessante un soggetto o quanto sia bella la luce che lo colpisce in quanto senza la giusta composizione non si otterrà comunque un risultato degno di nota.

Il fotografo ha un’enorme libertà decisionale quando si tratta di scegliere la composizione.

Mentre scattate una foto potrete ad esempio muovervi in avanti, indietro o lateralmente rispetto al soggetto, potrete cambiare lente e decidere quali elementi includere nell’inquadratura e quali lasciare fuori.

Questa grande libertà di scelta, soprattutto quando si sta imparando a scattare, può rappresentare un’arma a doppio taglio perché solo avendo chiari i fondamenti della composizione saremo in grado di veicolare il messaggio desiderato nel miglior modo possibile.

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