scale che riproducono la spirale di fibonacci

Per quanto il concetto di perfezione ed estetica sia da sempre soggettivo, pare che esista in natura un preciso e inconfutabile ideale di bellezza e armonia. Si chiama “sezione aurea” ed è un concetto matematico che si basa su proporzioni particolari che, associate, danno vita alla forma estetica perfetta

Insomma, per tutti quelli secondo i quali la matematica è solo un’opinione, è arrivato il momento di cambiare punto di vista. Partendo dal presupposto che le proporzioni della sezione aurea danno senso estetico a numerosi aspetti del mondo reale, non è più possibile escludere numeri, operazioni e figure geometriche dalla vita di tutti i giorni. 

A quanto pare, è arrivato il momento di ammettere che tutto (o quasi) esista in funzione di un rapporto numerico, almeno dal punto di vista dell’armonia estetica. 

Ma cos’è realmente la sezione aurea e perché è così speciale? E soprattutto, cosa c’entra la sezione aurea con la fotografia? Vediamo insieme come rispondere a tutte queste domande e come sfruttare i numeri e la matematica nella nostra quotidianità. 

Che cos’è la sezione aurea?

La sezione aurea, così come rapporto aureo, numero aureo, costante di Fidia o proporzione divina, non è altro che un valore numerico irrazionale ottenuto dal rapporto tra due lunghezze disuguali. 

Nella teoria, partiamo dal dare una definizione del termine “aureo”. Sebbene la traduzione dal latino si riferisca al colore dell’oro, esiste un secondo significato figurato del termine con il quale si intende il senso di perfezione, eccellenza e armonia.

Per rendere più chiaro il concetto dal punto di vista pratico, invece, ci si può avvicinare a questa rappresentazione immaginando un rettangolo, i cui lati diano come risultato un numero del valore di 1,618033…, conosciuto anche con il nome di “numero d’oro” o di Phi. E quindi, che significa?

Significa che dagli Egizi, passando per Leonardo Da Vinci e arrivando a Fibonacci, questa proporzione, considerata divina, è stata sempre utilizzata come linea guida per dar vita a qualcosa di geometricamente e visivamente coerente. Ma per comprendere meglio il concetto, vediamo dove precisamente possiamo trovare la sezione aurea intorno a noi.

Sezione aurea, sequenza di Fibonacci, conchiglie e galassie: qual è il legame?

Avete mai sentito parlare della “Sequenza di Fibonacci”? Un modo per inquadrare (scusate il gioco di parole) un po’ di più il concetto di sezione aurea, è proprio quello di partire dalla successione di Fibonacci: un insieme di cifre la cui successione nasce dalla somma dei numeri precedenti e il cui rapporto dà come risultato la costante Phi (1,62…).

In pratica, la sezione aurea nasce proprio dalla relazione tra questi numeri (es. 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, …). Una sequenza di numeri che appunto dà vita alla famosa spirale aurea. Ecco dimostrato il legame tra le due teorie, un collegamento con il quale è possibile affermare come questi due concetti riescano a dotarsi di senso reciprocamente.

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Ma la sezione aurea non si ricollega esclusivamente alla sequenza di Fibonacci. La particolarità di questa regola d’oro delle proporzioni è che, nel tempo, è stata ritrovata e attribuita a numerose forme d’arte, architettura, natura e non solo.

Tra alcuni esempi, ritroviamo la spirale aurea nelle micro SIM telefoniche, nelle vecchie cassette, nella facciata del Partenone di Atene, nella Gioconda di Da Vinci e nella piramide di Cheope. Così come nella struttura delle conchiglie, nella disposizione dei petali dei fiori, nelle galassie e nei cicloni. 

Fotografia di paesaggio: la sezione aurea in natura

Adesso veniamo a noi. È stato un viaggio piuttosto lungo e complicato, e vi starete sicuramente chiedendo, a questo punto, cosa c’entra realmente questa proporzione divina con la fotografia di paesaggio.

Ricercata e applicata da numerosi artisti, architetti e scultori di alto rilievo, quella della sezione aurea è diventata una proporzione perfetta da cercare di rispettare più o meno in ogni opera artistica. 

Rientrando a pieno titolo tra le arti visive, anche la fotografia è implicata inevitabilmente nel rispetto delle proporzioni auree, soprattutto se si vuol apportare maggior senso estetico allo scatto.

Si tratta di proporzioni, sezioni e inquadrature precise che gli appassionati potranno facilmente ricollegare alla regola dei terzi. Perché alla fine è proprio di questo che si tratta: nella suddivisione dell’immagine in 9 quadrati composti da tre parti verticali e tre parti orizzontali. 

Regola dei terzi, Composizione, cielo

I 4 punti di incontro tra queste linee saranno i punti di focalizzazione che più soddisferanno la mente umana. Questa, abituata a scomporre qualsiasi immagine secondo aree di interesse, avrà così maggior facilità a ritrovare i punti di riferimento su cui lo sguardo dovrà poi soffermarsi. 

Si tratta di una regola dei terzi potenziata (o di una sezione aurea semplificata) che permette di valorizzare alcune composizioni fotografiche. Grazie al giusto utilizzo delle linee e delle aree della spirale, è possibile passare da foto anonime a immagini efficaci e d’impatto, capaci di ispirare dinamicità in chi le osserva.   

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