Le lenti sono i principali elementi di ogni obiettivo. Esse sono prodotte con l’uso di vetri ottici di alta qualità. La morfologia e il posizionamento delle lenti determinano una delle principali caratteristiche dell’obiettivo ovvero la sua lunghezza focale.

La lunghezza focale, generalmente rappresentata in mm, è una delle caratteristiche di base delle lenti fotografiche.

Questa lunghezza non rappresenta la lunghezza totale della lente, ma il calcolo della distanza tra il centro ottico posteriore dell’obiettivo e il sensore della macchina fotografica.

Per centro ottico dell’obiettivo si intende il punto lungo l’asse dell’obiettivo in cui le porzioni incidenti ed emergenti di ogni raggio di luce attraversano l’asse dell’obiettivo e sono parallele fra loro (Fig. 1).

corso base di fotografia gratis online
Fig. 1 Rappresentazione schematica del centro ottico ovvero il punto lungo l’asse dell’obiettivo in cui le porzioni incidenti ed emergenti di ogni raggio di luce attraversano l’asse dell’obiettivo e sono parallele fra loro.

Questa definizione tecnica della lunghezza focale non è molto utile nella nostra vita di tutti i giorni da fotografi.

Tuttavia quello che ci interessa sapere è che la lunghezza focale di un obiettivo è in stretta relazione con l’angolo di campo, ossia il valore che determina la porzione di spazio inquadrata dal nostro sistema ottico e l’ingrandimento prodotto dalla nostra lente.

Lunghezze focali più corte (ad esempio 20mm) permettono di ottenere angoli di campo maggiori e quindi a inquadrature più ampie (Fig. 2).

Questo tipo di lenti sono spesso preferite in fotografia paesaggistica perché permettono di inquadrare una grande porzione di paesaggio con un unico scatto.

Lunghezze focali maggiori (ad esempio 100mm) producono angoli di campo minori e inquadrature più strette spesso sfruttate nella fotografia di ritratto per isolare il soggetto.

corso di fotografia online gratuito
Fig. 2 Rappresentazione schematica dell’angolo di campo associato ad alcune lunghezze focali rappresentative.

Per produrre obiettivi di qualità vengono generalmente usati vetri ottici ad alto e altissimo indice di rifrazione sottoposti anche a trattamenti antiriflesso.

La rifrazione è un fenomeno di deviazione subita da un’onda che avviene quando questa passa da un mezzo di diffusione ad un altro otticamente differente.

Ad esempio, immergendo una matita in un bicchiere d’acqua, la vedremo come se fosse spezzata. In pratica i raggi luminosi deviano da quella che dovrebbe essere la loro normale traiettoria e questo si verifica anche nel passaggio della luce dal mezzo passando attraverso il vetro delle nostre ottiche.

Un alto indice di rifrazione permetterà alle nostre lenti di “piegare” il cammino della luce e indirizzarlo correttamente verso il sensore.

La qualità delle lenti, i trattamenti a cui sono sottoposte e la loro disposizione determina la qualità finale dell’obiettivo e quindi la qualità finale dell’immagine. Acquistare buone lenti si rivela essere spesso un ottimo investimento.

You May Also Like