La fotografia di moda è un ramo della fotografia che si concentra sulla creazione di immagini che promuovono l’abbigliamento, gli accessori e le tendenze di moda. Ma è sempre stata così prevedibile e convenzionale?

Questo tipo di fotografia richiede una conoscenza approfondita della moda, dell’illuminazione, della composizione e del ritocco fotografico, nonché una grande creatività e capacità di comunicare l’estetica, lo stile del brand o del designer rappresentato. Ma non sempre fare foto di moda ha significato ritrarre capi e accessori indossati magistralmente da modelle elegantemente inespressive.

Di tale creatività e comunicazione dell’estetica ne sono stati i veri rappresentanti Helmut Newton e Peter Lindebergh capaci, negli anni ’50-’70, di rompere qualsiasi regola e morale. Nelle fotografie di Newton e Lindebergh, infatti, il soggetto fotografico non era il brand o la creazione, bensì la donna in tutte le sue sfaccettature.

Helmut Newton e Peter Lindbergh Helmut-Newton-e-Peter-Lindberg

Con gli scatti a testimonianza del loro operato, oggi ci rendiamo conto di come la fotografia di moda non abbia seguito e rispettato sempre le stesse regole. Alcuni fotografi in questo campo come Newton e Lindbergh, sono diventati vere e proprie icone di stile e influenze per generazioni di artisti e fotografi.

Molto probabilmente, per arrivare all’attuale fotografia di moda, è stato necessario che qualcuno rompesse quelle regole (statiche e ordinarie), mostrando non più la donna sicura e distaccata rinchiusa nella sua compostezza ma quella vulnerabile e sensuale.

Helmut Newton e le sue provocazioni sociali Foto di moda - Peter Lindbergh

Per il nuovo articolo della rubrica “fotografi famosi“, scopriamo insieme la storia di Helmut Newton e Peter Lindebergh, le loro tecniche fotografiche e i loro lavori più iconici.

Sommario

Helmut Newton: il fotografo provocatore che ha rivoluzionato la fotografia di moda

Helmut Newton

Helmut Newton è stato un fotografo tedesco-australiano nato a Berlino nel 1920 e deceduto a Los Angeles nel 2004. È considerato uno dei più grandi fotografi del XX secolo, famoso per il suo stile provocatorio e audace.

Newton ha iniziato la sua carriera fotografica negli anni ’40 e ’50 ma è diventato famoso negli anni ’60 quando ha iniziato a lavorare per le maggiori riviste di moda e di lifestyle, tra cui Vogue e Harper’s Bazaar.

Il suo stile è stato caratterizzato da fotografie in bianco e nero di donne in pose provocanti, spesso con una forte carica erotica. I suoi scatti erano estremamente controllati e posati, e oltre alle fotografie di moda, Newton ha anche realizzato immagini per le campagne pubblicitarie, per le celebrità e per le riviste d’arte.

I suoi più grandi lavori sono stati esposti in numerose mostre internazionali, e ha pubblicato diversi libri. Tra questi il più rilevante è “Sumo“, un libro fotografico di grande formato contenente le sue opere più famose.

donne nude fotografate da Helmut Newton

Lo stile provocatorio e audace di Helmut Newton

Definirlo fotografo anti convenzionale non è assolutamente sbagliato. Ad oggi, Helmut Newton è considerato un audace nell’aver mostrato la donna attribuendole nuove sensualità. Con la sua attenzione ai dettagli, alla luce e alla composizione, Newton ha creato immagini che sfidavano le convenzioni sociali e mostravano le donne in pose fin troppo provocanti e pretenziose per quell’epoca.

 

«Bisogna essere sempre all’altezza della propria cattiva reputazione»

Alla base di questa dichiarazione si legge tutta l’aura negativa che aleggiava su di lui. Considerato uno dei fotografi più famosi del XX secolo, la sua fama non era quella di artista quanto di istigatore. Il contenuto provocatorio e spesso sessualmente esplicito dei suoi scatti ha contribuito a favorirgli una reputazione abbastanza controversa.

Addirittura, le che immagini che rappresentavano donne in pose provocanti e dominanti, spesso nude o parzialmente vestite, ha portato ad accuse di sessismo e oggettificazione delle donne. Alcune delle sue immagini erano anche state definite pornografiche e oscure.

 

La fotografia di moda elevata ad arte

La sua personalità era descritta come arrogante e egocentrica, e spesso si vantava del suo stile di vita lussuoso e delle sue relazioni con donne famose. Tuttavia, tra le varie accuse, non è mai stata considerata la possibilità che molte delle modelle potessero essere consapevoli e in controllo della loro sessualità.

La reale verità che la società non ha mai compreso è che il suo era un vero e proprio divertimento a provocare. Ancor peggio, molto spesso le sue immagini sono state interpretate come satire e critica della società borghese e dei suoi valori. Tra elementi di sado-masochismo, voyeurismo e omossessualità, per alcuni Helmut Newton era l’impersonificazione dell’eccesso, per altri, semplicemente un genio artistico.

Peter Lindbergh: il fotografo che ha ridefinito la bellezza naturale nella moda

Peter Lindebergh

Peter Lindbergh è stato un fotografo tedesco nato a Leszno, in Polonia, nel 1944 e deceduto a Parigi nel 2019. È stato uno dei fotografi di moda più influenti del XX e XXI secolo, famoso per il suo stile naturale e autentico.

Lindbergh ha iniziato la sua carriera negli anni ’70, ma è diventato famoso negli anni ’90 quando ha iniziato a lavorare per le maggiori riviste di moda, tra cui Vogue, Harper’s Bazaar e Vanity Fair. Ha fotografato molte delle modelle più famose del mondo, tra cui Naomi Campbell, Kate Moss, Cindy Crawford e Claudia Schiffer.

prima copertina di Peter Lindebergh
Vogue UK – 1990

Il suo stile fotografico era noto per la sua sensibilità e per la sua attenzione alla luce e all’ombra. Le sue fotografie spesso rappresentavano le donne come forti e indipendenti, ma anche vulnerabili e umane. Ha influenzato molti fotografi con il suo approccio alla fotografia di moda, e il suo operato è esposto in numerose mostre internazionali.

Lindbergh ha anche lavorato come regista, producendo diversi cortometraggi e spot pubblicitari. Ha ricevuto numerosi premi per il suo lavoro, tra cui il prestigioso premio Pirelli Calendar nel 1996 e nel 2002.

Tatiana Patitz per il calendario Pirelli fotografata da Lindebergh
La modella Tatiana Patitz per il Calendario Pirelli 1996 – Peter Lindbergh

Tecniche e particolarità distintive di Peter Lindebergh

Con la sua attenzione alla luce, all’ombra e alle sfumature della pelle umana, ha creato immagini che mostravano la bellezza delle donne in modo realistico e autentico, spesso senza trucco o ritocchi. La sua opera ha avuto un impatto duraturo sulla fotografia di moda, sulla cultura popolare e sulla percezione della bellezza femminile.

Percezione della bellezza femminile - Lindbergh

Definito anche “Fashion photographer“, Peter Lindebergh è tutt’oggi considerato come uno dei massimi influenti della fotografia di moda.

“Se i fotografi hanno la responsabilità di creare o riflettere un’immagine delle donne nella società… allora, devo dire che c’è solo una strada per il futuro, ed è definire le donne come forti e indipendenti. Questa dovrebbe essere la responsabilità dei fotografi di oggi: liberare le donne, e finalmente tutti, dal terrore della giovinezza e della perfezione”

Nella tramatura dei suoi scatti, infatti, si percepisce tutta la volontà di sollevare ogni donna da questo stereotipo di bellezza perfetta. Grazie alla visione di Lindebergh la donna inizia a essere valorizzata per i suoi piccoli e particolari difetti che la rendono unica, senza ritocchi e senza artefatti.

Kate Moss fotografata da Lindebergh
Peter Lindberg: Kate Moss 1996

Lo stile realistico di Peter Lindebergh

Avendo anche delle esperienze da regista, per le sue immagini Lindebergh prevede sempre un approccio quasi cinematografico. Nei suoi scatti eleganti in bianco e nero quasi “industriale“, c’è tutta la volontà di osare mostrando le modelle per ciò che erano. Nella sua estetica, infatti, il bianco e nero serve proprio come chiave di interpretazione della realtà, uno strumento in grado di far emergere e percepire la personalità delle modelle.

C’era un vero e proprio rifiuto del colore, considerato dal fotografo tedesco come uno mezzo capace di banalizzare la femminilità e le sensualità dei suoi soggetti. Lo scopo reale all’interno di ogni suo scatto era trasportare il realismo di alcuni scatti paesaggistici nella fotografia di moda così da dare vita a una vera e propria creazione artistica. Abolito qualsiasi fine “commerciale”, finzione o fantasia, le sue foto in bianco e nero vogliono acquisire e trasmettere una nuova drammaticità realistica.

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